Tinkering: costruire con ciò che si ha
Se nel pensiero laterale abbiamo visto come costruire un concetto, un progetto guardandolo secondo diverse angolature e non partendo da una progettazione sequenziale e per schemi, oggi provo a vedere come si possono costruire “cose” con ciò che si ha.
Oggi provo ad accennare ad una tecnica che trovo affascinante e che forse ho sempre applicato quando avevo da mettere in campo un nuovo progetto, una nuova idea.
Oggi vorrei dare un’occhiata al TINKERING
La parola tinkering è derivata dall’inglese “to tinker” che vuol dire provare ad aggiustare, armeggiare, trafficare.
Il tinkering è un modo di apprendere (di farsi un’idea, o di imparare a fare qualcosa) informale. Il tinkering detto in breve è la tecnica dell’imparare facendo. Più che l’obiettivo finale con il tinkering si punta a svolgere un compito costruendo l’obiettivo finale “strada facendo” e a seconda degli elementi che si hanno a disposizione.
Anche in azienda potrebbe essere un buon esercizio provare a risolvere un problema o mettere su un progetto con ciò che si ha a disposizione. In questa modalità di lavoro è più importante il processo collaborativo che si innesca che il risultato finale. Con il tinkering il problem solving viene stimolato al massimo e genera: la creatività, lo spirito d’osservazione, l’andare oltre i limiti che in apparenza si vedono al primo approccio.
L’errore commesso nel realizzare un progetto serve più che altro a comprenderne le ragioni e ad evitarlo nel futuro.
Il Tinkering si divide in tre step chiave:
- Think – pensa a ciò che hai a disposizione
- Make – crea con ciò che hai
- Improve – impara dagli errori commessi e migliora il tuo lavoro
Se si vuole formare in un team (appunto) uno spirito di squadra, la cosa migliore è utilizzare il tinkering.
Il tinkering, in fondo è un gioco e aiuta a mettersi in gioco.
Può essere utilizzato e sperimentato su un progetto aziendale vero, come in un gioco, dove con gli oggetti che si hanno a disposizione si va a costruire “qualcosa”.
Con il Tinkering:
- facilito le abilità dei singoli e aumento l’attitudine al problem solving
- il pensiero logico si potenzia ed aumenta la capacità creativa
- facilito l’autostima dei singoli e promuovo l’inclusività
- stimolo a lavorare in gruppo e alla collaborazione che rende sempre 100 volte di più di un organigramma verticistico e per compartimenti stagni.
Dal Blog di Michele Dell’Edera