Empatia è meglio… anche nel business
Sento spesso parlare di buonismo come se fosse un difetto, un segno di debolezza, un modo per non essere calati appieno nella cruda realtà, un modalità che allontana dal raggiungimento degli obiettivi. Perché il business è macho, non può permettersi il sentimento, non può permettersi di essere “umano”.
Eppure tutte le teorie economiche e di marketing mettono al centro la persona che come tale dovrebbe oggetto di attenzione e cura e non un semplice “target” o parte di un “Segmento”.
Anche l’imprenditore è una persona, anche i suoi collaboratori lo sono. Il vero capitale di un’azienda sono le persone. E allora? Siamo certi che un approccio freddo e organizzato sia più professionale e ottenga migliori risultati di un approccio empatico e collaborativo?
L’approccio empatico ci consente di metterci subito in connessione con l’altro e ci consente di comprendere meglio il suo modo di vedere le cose e anche di comprenderne comportamenti e situazioni.
Essere empatici aiuta a:
- Vedere le cose sotto un altro punto di vista: Non chiudersi nella propria visione delle cose, ma riuscire a capire anche il punto di vista di chi ci sta di fronte. Questa opzione apre la mente, ci apre a nuovi orizzonti e ci aiuta a dare e ottenere fiducia
- Riconoscere le prospettive e i pensieri altrui: Se riesco a comprendere il punto di vista altrui riesco anche riconoscerne prospettive e pensieri. Pensate che ciò non sia un vantaggio se avviene nel mondo del business?
- Sorridere e incoraggiare chi ci sta di fronte: focalizzandoci solo sui rapporti presenti in un’azienda, pensate che si ottenga di più chiedendo a muso duro a un collaboratore di realizzare quanto richiesto, oppure chiedendogli con un sorriso e una pacca sulla spalla la stessa cosa?
- Imparare ad ascoltare: Di questo non sono convinto, ne sono “straconvinto”. Se siamo in grado di ascoltare e non solo di “sentire”, la nostra relazione con chi ci sta di fronte ne acquista immensamente in qualità. Immaginate un commerciale in grado di ascoltare i propri clienti. Non pensate che la sua “reputazione” presso il cliente non ne guadagni trasformandosi in fiducia quasi totale?
- Non aver paura di apparire più deboli: Essere empatici forse ci fa apparire più deboli e vulnerabili. Che problema c’è? Non è meglio essere autentici che essere impostati e con un certo alone di ipocrisia?
Chiudo riportando una frase di Robert Baden-Powell, fondatore dello scoutismo un vero maestro nell’osservazione e nella comprensione dei comportamenti umani, una frase che racchiude in un solo rigo più di quanto io vi ho scritto fin qui:
“Un sorriso fa fare il doppio della strada di un brontolio. Un colpetto sulla spalla è uno stimolo più efficace di una puntura di spillo”.